Passaporto

Il Passaporto del Turista

Il “Passaporto del Turista” è un progetto sviluppato dal Consorzio Frasassi, in collaborazione con il Comune di Genga, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e tutte le sue bellezze.
L’area di Frasassi è, infatti, un concentrato di natura, storia, arte, cultura, benessere, attività outdoor, che va oltre le sole conosciutissime e spettacolari grotte.
Cinque sono le imperdibili tappe da visitare, per vivere a pieno questo territorio e scoprirne l’essenza.

Grotte di Frasassi

Grotte di Frasassi
Il complesso delle Grotte di Frasassi, all’interno dell’Appennino marchigiano, è uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo.
Splendide stalattiti e gigantesche stalagmiti si mescolano a colate di cristalli, in un susseguirsi di forme armoniche.
Un lungo itinerario in cui è fiorito un paesaggio surreale, un mondo incantato che ci riporta ai primordi della natura.
Un ecosistema sotterraneo completo, in cui è ancora possibile osservare la formazione delle concrezioni, le gocce che scavano e costruiscono le proprie architetture e in cui la vita continua indisturbata da milioni di anni.
Un ambiente incontaminato, nascosto e bellissimo, fatto di spazi suggestivi e ricchi di straordinarie concrezioni.
Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa

Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa

Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa
Legato al fenomeno del monachesimo femminile, l’eremo-oratorio di Santa Maria Infra Saxa è un piccolo edificio addossato alla parete rocciosa e per metà sospeso sul dirupo a strapiombo, costruito a partire dall’Alto Medioevo.
Al tempo, le monache benedettine venivano in preghiera nella Grotta della Beata Vergine.
Accanto a Santa Maria infra Saxa, proprio al centro della grotta, sorge il Santuario Madonna di Frasassi, denominato anche Tempio del Valadier perché per forme stilistiche viene tradizionalmente attribuito all’architetto Giuseppe Valadier.
In stile neoclassico, fu commissionato nel 1819 dal cardinale Annibale della Genga, il futuro papa Leone XII, e inaugurato nel 1828.
Sull’altare, era venerata una statua della Vergine con Bambino in marmo bianco di Carrara, realizzata dall’atelier/ambito di Antonio Canova, oggi custodita nel Museo di Genga “Arte Storia Territorio”.
Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa

Abbazia di San Vittore delle Chiuse e Museo Speleo-Paleontologico ed Archeologico

Abbazia di San Vittore delle Chiuse e Museo Speleo-Paleontologico ed Archeologico
Proprio all’entrata della Gola di Frasassi si trova l’abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, fondata nel XI secolo e costruito interamente in blocchi di pietra calcarea.
Di fronte all’abbazia troviamo il Ponte Romano sul fiume Sentino, dove in epoca romana sorgeva una stazione termale, la cui fonte è tutt’ora utilizzata presso il moderno centro termale situato poco più avanti.
Museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore

A fianco all’abbazia è situato il suggestivo museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore che è stato appositamente istituito per custodire un fossile di ittiosauro ritrovato nel 1976 nel Comune di Genga, a seguito dei lavori di realizzazione della galleria di Gattuccio lungo la S.S.76 Ancona- Fabriano.
Al suo interno è inoltre possibile apprezzare dei plastici che illustrano il fenomeno del carsismo, i sedimenti fossili ritrovati nel territorio circostante e i reperti archeologici tra cui alcune urne cinerarie, databili al bronzo finale.
Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa

Castello di Genga e Museo di Arte Storia Territorio

Castello di Genga e Museo di Arte Storia Territorio
Genga è un piccolo borgo medievale, accuratamente ristrutturato, paese natale di Papa Leone XII dei Conti della Genga.
Del castello medioevale si conservano ancora oggi le solide mura difensive, al cui interno è possibile apprezzare un piccolo gruppo di abitazioni costruite direttamente sulla roccia.
Il castello si apre su un meraviglioso belvedere che dà sulla vallata.
Museo Arte Storia Territorio

Nel bel mezzo del castello di Genga, è situato il Museo «Arte Storia Territorio», che vuole raccontare la straordinaria storia di questo paese.
Al suo interno si possono ammirare, nell’area preistorica, la copia della famosa Venere di Frasassi e, nell’area storico-artistica, opere e manufatti che vanno dal XV al XIX secolo.
Tra queste, spiccano le preziose opere su tavola del pittore quattrocentesco Antonio da Fabriano, influenzato da Piero dalla Francesca.
Per concludere, la splendida statua neoclassica della Madonna con il Bambino, madre amorevole e protettrice, originariamente collocata nella chiesa voluta dal pontefice stesso all’interno della Grotta della Beata Vergine di Frasassi.
Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa

Pierosara, Castello e Leggenda

Pierosara, Castello e Leggenda
Pierosara è una rocca medioevale, Castrum Petrosum o Castel Petroso, che sorge in una posizione strategica su di un colle a ridosso di due gole, quella di Frasassi e della Rossa, presumibilmente fondata prima del 1000 d.C. Inizialmente dipendente dall’Abbazia di San Vittore, nel 1212 fu assoggettata a Fabriano, mantenendo comunque grande autonomia e sovranità su una vasta zona del territorio circostante, fino al 1809 con la formazione del Regno d’Italia.
La leggenda di Piero e Sara

Si narra che il Conte di Rovellone, feudatario del Castello di Rotorscio, conobbe una fanciulla di nome Sara abitante a Castel Petroso.
Affascinato dalla bellezza della giovane, s’innamorò di lei, ma decise di rapirla poiché era promessa sposa ad un altro castellano di nome Piero.
Una notte, il feudatario s’introdusse all’interno del castello e riuscì nel suo intento.
Tuttavia gli abitanti del luogo si accorsero subito del misfatto e per evitare il peggio chiusero le porte di accesso e iniziarono una violenta battaglia contro i cavalieri seguaci del conte di Rovellone.
Durante la rissa, il conte, vistosi alla resa, uccise la bella Sara che teneva fra le braccia.
Sopraggiunto Piero, piombò addosso all’uccisore, il quale, brandendo una scure, colpì anche lo sfortunato giovane che cadde morente vicino alla sua giovane amata e con un ultimo abbraccio le spirò accanto.
Per ricordare questo triste avvenimento, Castel Petroso, da quel giorno, assunse il nome di Pierosara.
Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa

Come funziona!

Visita le tappe indicate nel Passaporto del Turista e apponi il timbro nella pagina corrispondente presso l’apposita postazione.
Quando avrai visitato tutte e cinque le tappe e apposti tutti i timbri, potrai ricevere l’attestato di Cittadinanza Onoraria di Frasassi presso l’info point sito nei pressi della Biglietteria/Parcheggio in località la Cuna, esibendo il passaporto.
L’attestato, firmato personalmente dal Sindaco di Genga, .
Se con voi ci sono anche dei bambini, è prevista una piccola sorpresa anche per loro!
Buona visita e buon divertimento!
Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa

Omaggio

Omaggio
La Cartiera Manualis in Fabriano e le Grotte di Frasassi, un progetto di sostenibilità e unicità.

Un prodotto di eccellenza, 100% made in Italy, quello della Cartiera Manualis in Fabriano: ogni singolo foglio viene realizzato esclusivamente a mano rendendo ogni pezzo unico, con un valore intrinseco ed emozionale elevato.
Manualis non solo rispecchia la più nota tradizione della città di Fabriano, ma adotta tecniche altamente ecosostenibili che permettono la minimizzazione dell’impatto ambientale, attraverso l’utilizzo di piante stagionali che evitano l’abbattimento di alberi e l’utilizzo di acqua piovana.
Questa filosofia si sposa perfettamente con il mondo Frasassi, un’area incantevole, incontaminata e preziosa proprio come il cofanetto, prodotto dalla cartiera Manualis, che verrà regalato a chi parteciperà al progetto «Il passaporto del Turista» visitando i luoghi principali di Frasassi.
Il cofanetto è totalmente prodotto a mano con materiale 100% cotone, al cui interno è racchiusa una preziosissima filigrana completamente artigianale rappresentante l’affascinante Tempio del Valadier e non di meno l’attestato di Cittadinanza Onoraria di Frasassi personalmente firmato dal Sindaco di Genga, sempre stampato su carta fatta a mano.
Un ricordo indelebile da poter portare a casa per questa esperienza meravigliosa qui a Frasassi!
Santuario della Madonna di Frasassi, Tempio del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa